Cameretta Bianconera

02/11/2022

Nel 1983 nasce la Football Sport Merchandise (Fsm) e per la prima volta l'abbigliamento tecnico ufficiale di una squadra di calcio di Serie A, la JUVENTUS, entra nelle case dei tifosi. I nuovi cataloghi Fsm iniziano ad invadere le camerette dei giovani tifosi bianconeri che ne sfogliano le pagine mille e mille volte, sognando di possedere quella maglia a strisce, magari con il numero 10 sulle spalle di Michel Platini. CAMERETTA BIANCONERA parte proprio da qui e, attraverso le nuove dinamiche innescate ad inizio anni ottanta dalla comparsa delle sponsorizzazioni tecniche e istituzionali e dalla nascita del merchandisng calcistico italiano, presenta (con il supporto dei bozzetti di Riccardo de Conciliis e le immagini tratte dai cataloghi Fsm dell'epoca) le maglie, le tute e l'abbigliamento tecnico della JUVENTUS da una nuova prospettiva.
Top Vintage Football ha fatto una chiacchierata con Mario Stefano Tonda, l'autore di cameretta bianconera.


Partiamo dalla scelta del titolo, come mai "Cameretta Bianconera"? 

E' molto semplice. In realtà è proprio la cameretta del bambino di quando ero ragazzino in cui sfogliavo i cataloghi del merchandising juventus e avevo appeso al muro il poster di Platini piuttosto che di altri giocatori. Quindi è proprio il luogo dove si consultavano questi cataloghi, dove per il ragazzino nasceva la passione per le maglie della Juventus. Essendo il catalogo, il punto di partenza per la descrizione delle maglie, ecco che la cameretta è il luogo ideale in cui avvenivano questi riti di lettura, sognando di possedere questa o quell'altra maglia piuttosto che una tuta.


Come è strutturato il libro?

Il punto di partenza è sempre stata la descrizione nei cataloghi dell'articolo della Juventus, quindi come prima idea, a partire proprio dalla descrizione con il relativo prezzo che chiaramente, essendo in lire, dà anche un po 'l'idea di qualcosa di antico. Poi approfondire in ogni capitolo  ciascuna tipologia di maglia, le caratteristiche della maglia dei giocatori che l'hanno indossata. Infine qualche curiosità. E' questa  l'impostazione di base. Ho scelto gli articoli che sono stati venduti tra il 1983 e 1994 sui cataloghi del merchandising e che ho reputati più significativi. Ho fatto quindi una scheda per ogni capo di abbigliamento con le informazioni raccolte, il tutto introdotto da una sorta di prologo, dove si fa un po un excursus sul fatto che, proprio grazie a questi cataloghi, nasca il merchandising ufficiale anche in Italia e quindi anche da dove il merchandising deriva cioè dall'esperienza inglese e americana; senza dimenticare i rotocalchi italiani che hanno dedicato spazio al merchandising come il Guerin Sportivo. 


Puoi descrivere il lavoro di ricerca e documentale che hai fatto per realizzarlo?

Il tutto è partito dall'aver ritrovato i cataloghi che avevo quando ero ragazzo. Quelli della F.S.M. dei prodotti della Juventus. Quindi la prima cosa è stata recuperare tutti i cataloghi che non avevo tra il 1983 e il 1994. A questo punto fondamentale è stato l'incontro con Luciano Antonino, che è stato uno dei due fondatori insieme a Marco Boglione, che oggi è il patron della Robe di Kappa e altri importanti marchi. Il contatto con Luciano Antonino è avvenuto tramite Facebook. Io l'ho contattato, come dico anche nel libro e lui è stato subito disponibile. Abbiamo passato giornate a parlare della F.S.M. , quindi per la ricerca la più grande fonte è stata lui. Ha raccontato tante cose particolari che chiaramente conosceva soltanto lui e che non avrei potuto reperire da altre parti. Invece, per quel che riguarda la parte introduttiva, quindi sul collezionismo e il merchandising in Inghilterra e negli Stati Uniti, ho fatto ricerche su libri che di volta in volta ritrovavo e guardando il Guerin Sportivo, insomma cercando e ricercando su queste riviste.

E in questo fondamentale è stato l'apporto degli amici del blog di cameretta bianconera che ogni tanto mi mandavano delle cose e con cui ci scambiavamo informazioni. Quindi la ricerca, se non ci fosse stato il blog e se non ci foste stati voi a suggerirmi delle cose, mandarmi delle cose sarebbe stata una ricerca molto, molto più sterile. Quindi possiamo dire che la ricerca è, come ti ho raccontato, tutte queste cose messe insieme che poi hanno portato alla pubblicazione del libro.


 La maglia “lucida”. Una delle curiosità presenti nel libro


Quali sono i capi di abbigliamento presenti nel libro ai quali sei più legato e perché


La maglia a cui sono più affezionato e che secondo me è una delle più belle è la maglia Jacquard, quella introdotta nell' 1989-90 e per un motivo molto semplice; è stata la prima maglia di cui ricordi chiaramente e che mio padre mi regalò. Quindi mi fece questa sorpresa e mi regalò questa maglia. E' quella a cui sono più affezionato, anche proprio per una questione affettiva. E devo dire che anche da un punto di vista della fattura, con questo procedimento a Jacquard che fa vedere i loghi della Juventus e dello sponsor tecnico nella trama, è sicuramente una delle mie maglie preferite. Quindi se dovessi rispondere è la maglia jacquard, ma per una questione affettiva. Poi ci sono anche tante altre maglie meravigliose, ma se dovessi sceglierne una non avrei  dubbi.

 

Che “Cosa” è questo libro per te, cosa rappresenta e perchè secondo te andrebbe letto


Per me questo libro è innanzitutto un libro affettivo, per quegli anni in cui da ragazzino tifoso vedevo queste maglie sui cataloghi e sognavo di poterle acquistare. Sognavo di poter giocare, di poter avere il numero dei campioni. Solitamente era il numero dieci sulla schiena. Quindi per me questo libro è innanzitutto un ricordo di un periodo per cui ho molto affetto per la mia squadra, perché è anche la squadra della mia famiglia.
Le cose sono state fatte con grande affetto nei ricordi di quegli anni e forse questo affetto, questo attaccamento a quegli anni si percepisce. Credo che sia il motivo, forse più delle notizie, che possono essere più o meno interessanti all'interno del libro. E io ovviamente ce lo trovo perché l'ho scritto e mi ricordo di questo affetto, ma credo che in parte questo affetto sia un pochino percepito anche in chi leggerà il libro; anche perché  l'affetto che io avevo per queste maglie è anche l'affetto di chi all'epoca, come me, tifava per la Juve. I lettori hanno più o meno la mia età e quindi ricordano quegli anni. Per questo, secondo me, dovrebbe essere letto,  perché ricorda un passato ben preciso, lontano, a cui si può guardare con affetto.

Aggiungo una considerazione. Il risultato più bello del libro non è stato solo arrivare alla sua pubblicazione La cosa più importante è stata veramente il percorso. E' stato scritto con grande serenità, senza fretta. E il blog, che poi è diventato un libro, mi ha veramente permesso di conoscere tante persone nuove, tutte accomunate dalla fede per la Juventus, ma non solo, anche di altre squadre che però si ritrovano in questi cataloghi.  Aver conosciuto parecchi amici e tanti amici che oggi ho in più con cui condividere Il tifo per la Juventus E' il ricordo di quegli anni, quindi,  questa è l'importanza del blog e poi del libro, il percorso fatto e gli amici conosciuti.

Per chi fosse interessato, può acquistarlo online qui: https://www.youcanprint.it/cameretta-bianconera/b/5074fa49-b3e4-58b1-b0c6-e132695ad29c

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