08/04/2021
Prime luci dell'alba del 3 agosto 1993. Gíanluigí Lentini è un uomo felice.
Dopo gli alti e bassi seguiti al clamoroso passaggio al Milan, l'avvio della nuova stagione lo vede giocare a livelli altissimi. Anche nel torneo precampionato di Genova è stato tra i migliori.
Dopo la partita, avendo due giorni liberi, è salito sulla sua Porsche nuova ed è partito per Torino. Poco dopo, ha dovuto sostituire la ruota posteriore sinistra, forata, col ruotino di scorta, che "tiene" al massimo gli 80 chilometri all'ora.
Lentini ha fretta, sulla A21 probabilmente pigia troppo sull'acceleratore: tra le uscite di Asti ovest e Villanova, affrontando una curva, sbanda a sinistra e perde il controllo della vettura, che si ferma violentemente parecchi metri più avanti contro una cunetta ai bordi della strada. Non avendo la cintura allacciata, il giocatore viene sbalzato fuori dall'abitacolo e si salva dall'incendio dell'auto.
Esanime sull'asfalto, viene soccorso da un camionista. Mentre fioriscono í pettegolezzi sulla vicenda (correva a rotta di collo da Ríta Schíllací, moglie separata del centravanti ), ín ospedale le sue condizioni appaiono gravi, per lo stato confusionale ín cui sí trova. Il recupero sarà lentissimo.
Solo il 10 novembre, tre mesi dopo, tornerà in campo, per í tre minuti finali della partita di Coppa Italia contro il Piacenza. Ma sarà un Lentini diverso: un uomo cambiato e un giocatore che non riuscirà più a ritrovare le proprie migliori espressioni.